C’è chi le definisce “veri e propri strumenti di knowledge management”, chi “organizzazioni fondate sulla conoscenza”, certo è che le Corporate University sono tutt’altro che semplici scuole di formazione. Negli USA sono diffuse da tempo, mentre in Italia sono al momento in forte crescita.
In un articolo del 20 gennaio, il quotidiano La Stampa riporta una ricerca condotta da Assoknowledge (Confindustria), che identifica ben 39 Corporate University made in Italy. Di queste, la maggioranza fa capo a grandi imprese del calibro di Eni, Enel, Pirelli, Ferrero, Barilla e Generali, ma emergono anche CU legate ad aziende di medie dimensioni, come la Landi Renzo e la Lombardini.
Il presupposto che sostiene e alimenta le Corporate University è la consapevolezza che sia necessario investire in maniera continuativa e innovativa sul capitale umano per poter competere e fare la differenza sul mercato. L’idea di trasferire competenze e valori aziendali in maniera sistematica e controllata, permette da un lato di creare una rete di significati condivisi dalle persone che vi operano e d’altra parte di consolidare e trasmettere quel know how che rappresenta il valore aggiunto dell’azienda stessa. A tal proposito è significativo che molta della formazione offerta nelle CU venga erogata dai manager stessi, che intervengono in prima persona nella formazione dei nuovi assunti. I senior, d’altra parte hanno a disposizione una formazione continua per potersi aggiornare continuamente e far fronte in maniera competitiva ai cambiamenti produttivi e di mercato.
La trasmissione di competenze e del saper fare non esaurisce ovviamente il senso delle Corporate University, che si muovono nella direzione di un rinnovo costante della propria competitività e del patrimonio di conoscenze aziendali. Esse puntano a formare manager in grado di anticipare e guidare i cambiamenti. Intendono dotarsi di persone in grado di guidare processi strategicamente orientati all’innovazione. Hanno l’obiettivo di costruire modelli organizzativi e gestionali competitivi.
Attraverso la formazione ai principi e dei valori aziendali, Le CU permettono di preservare e valorizzare l’identità d’impresa, che diventa uno strumento imprescindibile per favorire l’engagement delle persone che scrivono ogni giorno la storia dell’azienda e, al contempo, rappresenta un aspetto di coinvolgimento significativo per i nuovi talenti.
Ecco come Il Sole 24 Ore le racconta: