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Da employee a team member

Sulla carta il ruolo è lo stesso, ma la differenza nel modo in cui vengono incarnati è abissale.

Il punto di partenza coincide per entrambi, poiché si tratta di una situazione in cui delle persone lavorano insieme in un contesto in cui vi è un mandato comune, ma il “come” questo avvenga non è per niente scontato. Quando delle persone iniziano a lavorare insieme, prende avvio un processo che porta, nel migliore dei casi, alla formazione di un team. Uno dei modelli più noti è quello proposto da Tuckman (1977). Originariamente, esso prevedeva 4 fasi e a cui ne è stata aggiunta una quinta in seguito, in cui venivano teorizzati gli stadi di sviluppo del gruppo: si passava dall’essere un semplice aggregato di persone a costituirsi come un’unità compatta, che collabora e lavora in modo efficiente.

Anche all’interno della Psicologia dei Costrutti Personali, sono stati elaborati dei modelli utili a comprendere cosa cambia nelle varie fasi di crescita e formazione di un gruppo. Ciò che caratterizza sostanzialmente questo approccio è che queste fasi sono considerate importanti nella misura in cui evidenziano momenti differenti di elaborazione di significati e quindi, differenti comportamenti da parte delle persone coinvolte. Mary Frances (2008), in particolare, propone un modello in cui il focus è sul gruppo come laboratorio relazionale e ciò che cambia nel tempo sono i diversi modi di fare esperienza.

A partire da queste riflessioni, possiamo notare che nelle prime fasi di vita di un gruppo di lavoro, un’azienda ancora non può contare su team members. Alcune dinamiche devono ancora essere affrontate e probabilmente, la parola employees descrive forse meglio il ruolo dei professionisti in un primissimo periodo. Il cambiamento sarà evidente quando, per esempio, l’attenzione si sposterà dall’io al noi. Un membro del team avrà un approccio volto a collaborare con il gruppo e si baserà su dei presupposti condivisi in quanto gruppo.

D’altra parte, un employee sarà impegnato a testare il proprio ruolo nella nuova realtà, cercando di comprendere come poter avere il massimo ritorno personale dal gruppo stesso. Con il tempo, questo approccio lascia spazio a una contrattazione condivisa dei ruoli di ciascuno e degli obiettivi: si tratta di un passaggio molto importante perché favorisce una certa riduzione dell’ansia iniziale e crea una base comune tra i membri. I team members definiscono ruoli e responsabilità di ciascuno grazie alla conoscenza reciproca e alla comprensione dei punti di forza e di debolezza di ogni professionista. Questo terreno comune, apre per il gruppo nuovi cicli di esperienza, in cui ciò che emerge viene revisionato in maniera collaborativa ed efficace.

 

BIBLIOGRAFIA

Tuckman, B. W. & Jensen, K. (1977). Stages of small group development, Journal of Group & Organisational Studies, 419-427

Frances, M. (2008). Stages of group development – a PCP approach. Personal Construct Theory & Practice, 5, 10-18. Retrieved from: http://www.pcpnet.org/journal/pctp08/frances08.pdf

 

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