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Eccellenze lavorative e clima interno: quali connessioni?

Le prestazioni migliori, sia a livello individuale sia come team, si ottengono se i professionisti si sentono partecipi di un ambiente lavorativo di alta qualità. Questo è uno dei motivi per cui la qualità del prodotto, o del servizio, offerto dall’azienda non può essere separata dall’esperienza di chi ha lavorato per renderlo possibile. Possiamo dunque dire che, per ogni business company che punti al top, ambiente di lavoro e eccellenza lavorativa sono aspetti tanto fondamentali quanto interconnessi.

Ma cosa può significare fare dell’ambiente di lavoro una priorità? L’idea è quella di scegliere di investire su una strategia competitiva che faccia leva sulle persone e sui fattori che concorrono a delle prestazioni professionali di successo. Costruire un clima in cui potersi confrontare e avanzare proposte, giocando un ruolo pro-attivo nel processo di sviluppo dell’azienda mette le basi per il mantenimento di alti standard nella qualità della vita lavorativa.

A partire da questi presupposti, possiamo dire che la responsabilizzazione dei professionisti cresce nella misura in cui si sentono parte di un tessuto culturale che condividono e che li rispecchia: l’engagement è un fattore importante per poter contare su un ambiente di lavoro eccellente e che canalizzi a sua volta verso risultati di successo. Parlare di clima di lavoro eccellente non è dunque un perdere di vista la parte più concreta degli obiettivi e delle strategie aziendali: al contrario, avere goals ben definiti e verificabili è un aspetto che le eccellenze lavorative non possono trascurare. Anche la chiarezza e la trasparenza nel piano di benefit e di riconoscimenti si configurano come tasselli preziosi nella creazione di un ambiente di lavoro apprezzato e valorizzato dai professionisti. Questi stessi aspetti sono fondamentali anche per quei feedback che non puntano a premiare quanto piuttosto a fare il punto su come ci si sta muovendo, come singoli e come squadra, e da cui consegue la necessità di un cambio di rotta. Contribuiscono alla creazione di una best practice condivisa e strutturata, che aiuta a tracciare nuove rotte e a mettere da parte ciò che non è stato utile ai fini aziendali.

Nella realizzazione di questi processi e di queste scommesse sulle persone, è ovviamente fondamentale il ruolo del top management, che dovrà incarnare quotidianamente tutto questo per renderlo fruibile al resto della squadra. Si tratta di un impegno costante per agire in prima persona ciò che si chiede agli altri manager di portare avanti e che ha una stretta connessione con la qualità dei risultati raggiunti.

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