Vai al contenuto

L’abbigliamento in azienda: a cosa serve il dress code

Scegliere come vestirsi per andare a lavoro non è una casualità e, soprattutto se la nostra professione ci mette in contatto con altre persone, l’abbigliamento è uno dei messaggi che diamo di noi. Proprio come il nostro modo di parlare, gesticolare e muoverci nello spazio, anche l’outfit veicola qualcosa delle nostre scelte e di come vorremmo che gli altri ci vedessero.

Se questa ipotesi è plausibile in tutti gli ambiti della nostra vita, in quello lavorativo essa assume un valore che non riguarda solo le scelte del singolo, ma ha a che fare anche con l’immagine aziendale. I professionisti infatti si fanno rappresentanti della cultura e dei valori in cui l’azienda ha investito, con tutta la loro persona, scelte di abbigliamento incluse.

Ciò non significa che l’abito sia portatore di una verità su chi lo indossa, né che non ci possa essere altro oltre a ciò che esso ci rimanda: questa lettura infatti è alla base degli stereotipi e limita di molto le nostre esperienze relazionali. Parlare di abito come veicolo di significati, significa piuttosto che il lavoratore, il manager o il ceo fanno delle scelte comunicative per sé e per l’azienda, anche attraverso il dress code che utilizzano. Per citare solo alcuni esempi che sono stati sotto gli occhi di tutti, possiamo ricordare come Steve Jobs avesse scelto per sé un look che lo caratterizzasse, composto da dolcevita nero e jeans; o come Mark Zurckerberg sia solito mostrarsi con una t-shirt grigia. Probabilmente, questi outfit saltano all’occhio per contrapposizione rispetto a quello che nell’immaginario di molti è l’abbigliamento di un CEO, e la riflessione può arricchirsi se si pensa a cosa possano aver voluto comunicare questi due leader scegliendo di vestirsi in modo così diverso rispetto al classico dress code giacca e cravatta adottato per le occasioni formali da leader e professionisti. Zurcherberg per esempio ha dichiarato di voler “dedicare tutte le energie a realizzare i migliori prodotti e servizi, il look è una perdita di tempo”, ma in questo modo sta veicolando un’immagine di sé e della sua azienda che “va al sodo, che non perde tempo in cose inutili” e anche questa è una scelta comunicativa forte e chiara rispetto ai valori in cui ha investito e che probabilmente ai suoi occhi lo differenziano dai competitors.

Queste scelte ci parlano di come ciascuno elabori un proprio stile personale nel presentarsi agli altri, che coinvolge livelli diversi e strumenti diversi, e che informa sul ruolo professionale che si riveste e su come lo si intende. Gli altri, di fronte a questi messaggi, non potranno che interpretarli secondo le proprie anticipazioni e non vi sono certezze sul fatto che recepiranno esattamente il messaggio che avremmo voluto offrire. A tal proposito, ci sono alcuni studi che analizzano come la retorica vestimentaria di un professionista possa essere letta alla luce dei presupposti personali e sociali a cui facciamo riferimento.

Per esempio, Michael W. Kraus, docente presso la Yale School of Management, ha condotto una ricerca attraverso la quale mette in luce come un outfit formale e di classe sia in grado di accrescere il livello di importanza percepito e allo stesso tempo permetta di identificarsi in un ruolo di successo, con prestazioni più alte rispetto a chi indossa un abbigliamento casual.

Anche Michael Slepian, della Coumbia University, ha portato avanti degli studi in cui emerge come la scelta di un abbigliamento formale non abbia solo implicazioni per le persone che si incontrano, ma in primis per chi lo indossa: proprio perché esso veicola delle aspettative ed è legato all’assunzione di ruoli specifici, Slepian sostiene che oltre a trasmettere una maggiore distanza sociale, esso possa migliorare l’elaborazione cognitiva astratta di chi lo sceglie.
Da sottolineare, dunque, come la scelta di ciò che si indossa parli di noi e di ciò che vogliamo trasmettere, anche quando scegliamo di non prendercene cura.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *