Personalizzazione e flessibilità sono concetti strettamente collegati all’idea di smart working, che da tempo si sta facendo largo nello scenario internazionale. Impossibile infatti non considerare quali implicazioni ha avuto la diffusione della Information and Communications Technology (ICT) nello sviluppo e nell’organizzazione interna delle imprese. Le policy aziendali e i modelli di leadership sviluppatesi quando la diffusione di strumenti di comunicazione di massa non era ancora così globale e pervasiva devono ora fare i conti con un cambiamento necessario e al contempo auspicabile. La rigidità degli orari e la presenza fisica dei dipendenti in ufficio, solo qualche decennio fa erano infatti considerate l’unica strada percorribile per ottenere risultati e per monitorare l’operato dei propri collaboratori. Oggi, più di qualcosa è cambiato, ma nonostante questo appare chiaro il retaggio di questi vecchi presupposti, soprattutto nello scenario nazionale.
Nonostante alla fine del 2014 sia stata depositata in parlamento una proposta di legge, non vi sono stati sviluppi nella sua approvazione e perciò non si ha una precisa normativa in grado di regolamentare gli aspetti contrattuali che interessano gli smart workers. Tuttavia, è possibile ipotizzare che questo non sia l’unico elemento implicato nello stallo di questa nuova modalità di lavoro innovativa e basata su un forte elemento di flessibilità, in modo particolare di sede e di orari.
Per farla decollare, occorrerebbe un ripensamento dell’organizzazione aziendale su più fronti. Da un lato, mettere in discussione realtà molto strutturate, legate a ruoli standard e modalità di controllo ormai assodate, comporta una revisione dell’idea di delega e fiducia professionale che il vertice dovrebbe maturare nei confronti del management. D’altro lato, risulta fondamentale passare attraverso una delicata responsabilizzazione dei collaboratori, a fronte di una loro maggiore autonomia nell’organizzazione del lavoro.
Per fare il punto sullo scenario italiano, l’Osservatorio Smart Working presenterà a ottobre i risultati delle più recenti rilevazioni sul territorio nazionale: