Chicago, 4 maggio 1886: in piazza Haymarket si consumava una tragedia, al culmine dei tre giorni dello sciopero indetto su tutto il territorio nazionale dalla Federation of Organized Trades and Labor Unions. I protagonisti erano un gruppo di operai anarchici ed attivisti, che intendevano supportare tutti i lavoratori che in quei giorni si stavano battendo per ottenere una giornata lavorativa di otto ore. All’epoca infatti, la durata media della giornata di un operaio si aggirava intorno alle 12 ore, sei giorni su sette, e le condizioni in cui si prestava il proprio servizio erano tutt’altro che sicure.
Il bilancio fu di undici morti tra manifestanti e forze dell’ordine e quello che accadde fu talmente significativo da diffondersi oltre oceano, arrivando in Europa e risuonando attraverso l’Internazionale Socialista. A Parigi pochi anni dopo, il 20 luglio 1889 si chiudeva il primo congresso della II Internazionale, che legava indissolubilmente la data di inizio dello sciopero svoltosi a Chicago tre anni prima alla celebrazione della “Giornata dei Lavoratori”. Il 26 aprile 1890, La Rivendicazione, storico quotidiano anarchico di Forlì, si riferisce così all’importante giornata: “l primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola d’ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento».
La festa dei lavoratori, con il suo valore simbolico, venne vista dai governi dell’epoca, ma anche da quelli successivi, come una possibile minaccia all’ordine pubblico e alla stabilità del potere stesso, al punto da richiedere l’adozione di misure coatte.In Italia per esempio il 19 aprile del 1923, con un decreto legge proposto da Benito Mussolini ed approvato dal Consiglio dei ministri, si cancellò la ricorrenza e al suo posto se ne promosse una di più agevole controllo: il 21 aprile, insieme al “Natale di Roma”, venne imposta la “Festa del lavoro italiano”. La ricorrenza originaria fu reintrodotta solo nel 1947, al termine della guerra, quando duemila persone si riunirono a Portella della Ginestra (Palermo) per manifestare contro il latifondismo.
Diversamente da quanto accade in Europa, negli Usa la festa in onore dei lavoratori è fissata il primo lunedì di settembre, e il primo Labor Day venne ufficializzato per la prima volta 3 settembre 1894, anche se già da tempo se ne celebrava l’importanza.