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Think tank tra innovazione e azienda

La traduzione letterale è “serbatoio di pensieri”, ma il termine ha assunto un significato ben più ampio. Un think tank è un luogo d’incontro in cui le persone che vi prendono parte aderiscono a una precisa impostazione ideologica e agiscono per portare avanti il loro punto di vista, facendo leva su due fronti.

Il primo riguarda la promozione di studi e ricerche che possano approfondire e sviluppare il tema che si sostiene, con l’obiettivo di diffondere i risultati attraverso pubblicazioni, seminari, contenuti social e multimediali. Il secondo ha a che fare con il continuo dialogo che si cerca con gli stakeholder di turno, al fine di potersi allineare per la creazione di strategie condivise su più fronti (es. commerciali, legislative, di marketing, politiche, ecc.).

Le tipologie di think tank sono molteplici, perché ve ne sono alcuni che si occupano di politica, così come di sanità e ovviamente, molti altri hanno a che fare con il mondo corporate. La Pennsylvania University ogni anno stila un report contenente l’indicazione della diffusione e dell’influenza dei think tank nel mondo: l’ultimo di questi, relativo al 2016, stima che più del 28% del totale mondiale si trovi negli Usa. Il report offre anche una classifica dei più prestigiosi europei ed italiani e porta all’attenzione di tutti la diffusione capillare (oltre 6500 nel mondo) che essi hanno raggiunto.

È facile dunque immaginare che il ruolo che giocano nello scenario economico globale non sia trascurabile e, proprio per questo, il rapporto tra aziende, lobby e think tank non è lineare: sono molte e complesse le dinamiche che entrano in gioco nell’interazione reciproca. Per esempio, aziende e think tank possono raggiungere degli accordi per la commercializzazione di un prodotto che è in linea sia con gli interessi del business sia con le ideologie del serbatoio di pensiero, ma ovviamente nel momento in cui le esigenze di mercato dovessero evidenziare la necessità di un cambio di rotta da un punto di vista della produzione, ciascuna parte porterà avanti i propri interessi ed emergeranno dinamiche di non facile gestione. L’azienda infatti ha bisogno di risultati immediati, mentre il think tank punta a un progetto di lungo termine, in cui la propria posizione possa essere portata avanti nonostante gli ostacoli contingenti.

Tuttavia, nonostante le possibili e comprensibili difficoltà di interazione, la collaborazione con i think tank prospetta alle aziende qualcosa di prezioso: la possibilità di essere sempre a contatto con un gruppo di persone che progettano e discutono di azioni strategiche. L’impatto in termini di innovazione è notevole e porta con sé la conseguente opportunità di vedere i propri bisogni messi in costante relazione con il territorio e con altri stakeholder.

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